Quando si rivisita l’aspetto del proprio bagno, uno degli aspetti più determinanti è certamente la scelta delle piastrelle; ma altrettanto cruciale è il modo in cui esse vengono posizionate. La questione dell’altezza a cui porre le piastrelle nel bagno è più complessa di quel che può sembrare a prima vista, poiché incide direttamente sull’estetica, sull’utilità e sulla percezione di spazio all’interno dell’ambiente. Che si tratti di un bagno spazioso o di una toilette più intima, è fondamentale considerare le proporzioni, la funzionalità e naturalmente il vostro stile personale.
In questa pratica guida, discuteremo delle diverse altezze a cui è possibile posizionare le piastrelle nel bagno e degli effetti visivi che queste possono generare. Tratteremo i punti chiave per determinare l’altezza ottimale, tenendo conto dei sanitari, dei mobili, delle esigenze di manutenzione e delle ultime tendenze in fatto di design. Analizzeremo le tecniche e gli accorgimenti utili a rendere lo spazio armonioso e al tempo stesso funzionale, offrendo suggerimenti pratici per assicurarvi che le vostre piastrelle non siano solo belle da vedere, ma anche collocate nel modo più appropriato. Che siate appassionati di fai-da-te o professionisti alle prime armi, preparatevi a immergervi nel mondo delle piastrelle da bagno e a scoprire come l’altezza a cui sono posizionate possa trasformare il vostro bagno in un piccolo capolavoro di design.
A quale altezza mettere le piastrelle del bagno
Quando ci si appresta a piastrellare le pareti di un bagno, si incrocia la sfera del pratico con quella estetica, conferendo all’ambiente una sua identità e funzionalità. La questione dell’altezza a cui collocare le piastrelle non è meramente arbitraria o soggettiva, ma segue una serie di considerazioni che riguardano il design, l’uso degli spazi, la protezione delle superfici e l’ottimizzazione del budget.
Prima di tutto, bisogna pensare al ruolo che le piastrelle giocano in un bagno: proteggono le pareti dall’umidità, dall’acqua e dai danni derivanti dall’uso quotidiano. In genere, è prassi comune rivestire completamente le pareti della zona doccia o della vasca, poiché queste aree sono sottoposte al contatto diretto con acqua e vapore. Tale soluzione implica che, nell’area della doccia o della vasca, le piastrelle raggiungano l’intera altezza della parete, possibilmente fino al soffitto, per garantire la massima impermeabilizzazione e per facilitare la pulizia e manutenzione delle superfici.
Al di fuori di queste zone, la scelta diventa più flessibile e soggettiva, ma permane una regola non scritta che predilige estendere il rivestimento fino ad almeno 120 centimetri di altezza; tale quota si riferisce all’altezza approssimativa di un lavabo o di un mobiletto per il bagno, offrendo così una protezione adeguata contro gli schizzi d’acqua.
È possibile, tuttavia, scegliere anche di piastrellare solo la porzione inferiore delle pareti, creando quello che è noto come zoccolatura, che può variare in altezza ma che generalmente si aggira tra i 90 e i 120 centimetri dal pavimento. Questo opzione rappresenta una scelta esteticamente gradevole ed economica, fornendo la protezione necessaria nelle zone critiche, lasciando le parti superiori delle pareti dipinte o decorate in altro modo, per un effetto più arioso e leggero.
Una considerazione aggiuntiva riguarda il punto di interruzione orizzontale: ovvero il bordo superiore delle piastrelle. Occorre prestare attenzione a che tale interruzione non avvenga a metà di una parete, specialmente se in prossimità di occhi lineari, come l’orizzonte visivo. Un confine netto posto a un’altezza non ottimale può creare una interruzione visiva sgradevole o dare l’impressione di un’altezza del soffitto inferiore.
La scelta di dove interrompere la piastrellatura orizzontalmente può essere dettata da elementi architettonici presenti, come ad esempio il bordo di una finestra, un mobile fissato alla parete o l’altezza delle porte. Mantenere il rivestimento allineato con questi elementi contribuisce a creare un senso di coerenza e armonia visiva all’interno del bagno.
Infine, il fattore pratico di pulizia e manutenzione gioca un ruolo importante nella scelta dell’altezza delle piastrelle. Superfici più ampie rivestite limitano il rischio di danneggiamenti dovuti a umidità e muffa e sono più semplici da mantenere, soprattutto in ambienti con forte utilizzo dell’acqua.
In sintesi, la determinazione dell’altezza a cui collocare le piastrelle in un bagno non segue una regola fissa ma è piuttosto il risultato di un equilibrio tra funzionalità pratica e decisioni estetiche, considerando fattori come protezione dalle schizzature, continuità visiva e facilità di manutenzione.
Altre Cose da Sapere
Domanda 1: A quale altezza dovrebbero essere posate le piastrelle nel bagno?
Risposta: La scelta dell’altezza per posare le piastrelle nel bagno dipende da vari fattori, inclusi lo stile personale e l’uso funzionale dello spazio. Comunemente, la piastrellatura viene eseguita fino all’altezza di circa 210 cm per coprire tutta l’area che può essere spruzzata dall’acqua, specialmente nella zona della doccia e della vasca da bagno. Tuttavia, se si desidera un aspetto più minimalista o si desidera ridurre i costi, potrebbe essere applicata una fascia di piastrelle solo fino a un’altezza di circa 120 cm in tutto il bagno o dove effettivamente necessario.
Domanda 2: Qual è l’altezza consigliata per la piastrellatura dietro il lavandino?
Risposta: Dietro il lavandino, si consiglia di piastrellare almeno fino a 10-15 cm sopra l’altezza dello specchio o del mobiletto. Potresti considerare un’altezza di circa 40-50 cm dalla sommità del lavandino per proteggere le pareti dagli schizzi d’acqua. Per un aspetto coordinato, potresti voler continuare la piastrellatura fino allo stesso livello di altre piastrelle circostanti o elementi del bagno.
Domanda 3: È necessario piastrellare fino al soffitto in un bagno piccolo?
Risposta: Non è strettamente necessario piastrellare fino al soffitto in un bagno piccolo. Questa è una scelta estetica e pratica. Piastrellare fino al soffitto può dare l’impressione di maggiore altezza e continuità, potrebbe essere utile in ambienti molto umidi o se si preferisce una manutenzione più semplice. D’altra parte, potrebbe risultare più costoso e, a seconda del design scelto, potrebbe appesantire visivamente lo spazio.
Domanda 4: È possibile mettere le piastrelle solo a metà parete? Come si determina questa altezza?
Risposta: Sì, mettere le piastrelle solo a metà parete è una scelta stilistica molto comune che può apportare carattere a un bagno. L’altezza ideale può variare a seconda delle preferenze personali e degli elementi funzionali della stanza. Spesso si sceglie un’altezza che si allinea con la parte superiore del lavabo o del sanitario. Assicurati di considerare anche eventuali mobili o fissaggi esistenti per mantenere una linea visiva pulita ed equilibrata.
Domanda 5: Cosa si può fare per trattare il bordo superiore delle piastrelle che non arrivano al soffitto?
Risposta: Per trattare il bordo superiore delle piastrelle, si può optare per una bordura di finitura in ceramica o metallo che crea una transizione pulita tra la piastrellatura e la parete intonacata o dipinta. Un’altra opzione è l’uso di uno stucco colorato per sigillare il bordo superiore e farlo coordinare con il colore delle piastrelle o della parete. Inoltre, alcuni preferiscono usare una cornice decorativa che si allinea al bordo delle piastrelle per un tocco di eleganza.
Domanda 6: Quali considerazioni devono essere prese in conto per la scelta delle piastrelle a seconda dell’altezza scelta?
Risposta: Quando si scelgono le piastrelle in base all’altezza, è essenziale considerare proporzioni e scale. Per esempio, piastrelle grandi possono far sembrare più basso un soffitto se non arrivano fino a esso, mentre piastrelle piccole e dettagliate possono essere più appropriate per le mezze pareti o per creare accenti specifici. Inoltre, è importante prendere in considerazione il volume complessivo del bagno: piastrelle molto scure posate su ampie superfici possono rendere la stanza più piccola e viceversa.
Conclusioni
Concludendo questa ricca guida sulla corretta altezza a cui posizionare le piastrelle nel bagno, vorrei condividere con voi un piccolo aneddoto che spesso racconto per sottolineare l’importanza di questa scelta apparentemente banale, ma in realtà pregnante di significato e di implicazioni pratiche.
Quando mi trovavo alle prese con la ristrutturazione del primo bagno della mia prima casa, una caratteristica démodé degli anni ’70 con quelle piastrelle color avocado che, credetemi, erano altrettanto stanche di essere lì quanto io di guardarle, commisi quello che poi si rivelò essere un errore imperdonabile. Le nuove piastrelle, di un elegante e neutro tono di grigio, furono posate con estrema precisione e cura. Ma, preso dalla fervida euforia del “fare da sé”, decisi, senza troppa riflessione, di interrompere la linea di piastrellatura a circa 2 metri di altezza.
Già potete immaginare la scena: qualche mese più tardi, mentre mi godevo una distensiva doccia calda, mi accorsi che l’umidità iniziava a insinuarsi nelle porzioni non protette di parete. Non solo, ma anche esteticamente, quel confine fra la superficie piastrellata e il bianco della pittura sopra si rivelava ogni giorno di più un pugno nell’occhio, dividendo lo spazio in modo innaturale e limitando visivamente l’altezza del soffitto.
Fu così che imparai la lezione: l’altezza delle piastrelle non è solo una questione estetica, ma funzionale; non è solo praticità, ma anche visione dello spazio. Questo aneddoto ha modellato il mio approccio nella frammentazione visiva degli spazi e nella tutela da umidità e usura che il rivestimento con piastrelle offre.
Ecco perché, in tutta questa guida, ho cercato di trasmettere il valore di una corretta valutazione di tutti gli elementi in gioco: dalle necessità pratiche alle proporzioni visive, dalla scelta del materiale agli aspetti igienici e di manutenzione. Il bagno non è solo una stanza della vostra casa, ma un rifugio personale, un luogo di benessere e rilassamento che merita tutta la vostra attenzione in fase di progettazione e realizzazione.
Alla luce del mio piccolo racconto, spero che possiate affrontare la vostra scelta con una consapevolezza più profonda e con l’orientamento giusto verso l’altezza ottimale delle piastrelle che, ne sono certo, arricchiranno il vostro bagno non solo in bellezza, ma in praticità e longevità. Buona posa a tutti!