Quella del Bonsai è una filosofia, una disciplina estetica, coltivando le piante in questo modo si evoca la forza della natura e lo scorrere del tempo.
La cura dei Bonsai è un’arte preziosa ed antichissima che si diffuse in Oriente in epoche remote.
La tradizione culturale Giapponese ha creato queste miniature di piante che in natura anno uno sviluppo considerevole.
Le piante dalle grandi dimensioni vengono quindi ridotte e mantenute per molti anni a dimensioni piccolissime, tutto questo grazie a speciali tecniche.
In giapponese (BON) significa “vassoio” e (SAI) “coltivare, educare.”
STORIA
La pratica di coltivare i bonsai è nata in Cina, successivamente si è perfezionata in Giappone. E’ un’arte vera e propria che gli Orientali chiamano seishi: l’arte di coltivare, di riuscire a dare una forma desiderata, sfruttando le tecniche ben precise, sempre nel rispetto della pianta. I bonsai sono miniature di alberi che malgrado le dimensioni contenute esprimono tutta l’energia che è racchiusa in una pianta grande. Sono un concentrato di natura! Il bonsai possiede la naturale bellezza che è tipica di ogni albero, ma il suo aspetto richiama all’osservatore qualcosa di più della pianta in sé: un magnifico paesaggio, un albero maestoso e solitario, un paesaggio marino, montano, uno stagno.
TIPOLOGIE DI BONSAI
-DA ESTERNO: in particolare conifere e latifoglie, sia sempreverdi sia caducifoglie. Alcuni esempi nostrani sono il Pino, L’Acero, l’Olmo, Il Ficus ed il Ginepro. Tra i bonsai da esterno ci sono degli esemplari di elevatissimo valore che sono contesi dai collezionisti di tutto il mondo per il loro valore.
-DA INTERNI: troviamo diverse specie che si adattano alla vita in appartamento: Ficus, Carmona, Serissa, Frassino, Melo ed Ulivo.
Le REGOLE per ottenere un perfetto bonsai
Per iniziare, chi decide di dedicarsi a questa speciale tecnica di coltivazione deve possedere due qualità imprescindibili: la pazienza e l’amore per le piante.
A cosa dobbiamo fare particolarmente attenzione se vogliamo ottenere un vero bonsai?
. APPARATO RADICALE: le radici devono assumere una posizione a raggiera e devono essere visibili quando si inseriscono nel terreno. L’apparato radicale è quello che da la sensazione di forza e di stabilità della pianta.
. TRONCO: la base del tronco deve presentare un buon diametro per tendere poi ad assumere un andamento eretto e sinuoso
La corteccia deve avere un aspetto già vecchio, per dare all’intera pianta un aspetto antico. Se la corteccia presenta delle ferite la pianta avrà un’aspetto ancora più apprezzabile.
. RAMI: la migliore disposizione dei rami è quella che riesce a creare un effetto di profondità . Ad esempio se quelli laterali e posteriori sono più grossi e vanno rimpicciolendo verso la parte centrale.
. FOGLIE: fondamentale risulta il mantenimento di una dimensione ridotta delle foglie che viene garantita tramite la pronta pinzatura di quelle dalle dimesioni maggiori. Questa operazione favorisce la produzione di nuove foglie piccoline.
. APICE: è il simbolo della vitalità della pianta, quindi, è fondamentale che sia bello e ben definito.
LA SUA COLTIVAZIONE
Il bonsai da interno richiede una costante attenzione per mantenere la chioma della forma desiderata. Il terriccio deve essere formato per buona parte da concime naturale, oppure, utilizzare fertilizzanti creati apposta per i bonsai. In primavera estate si eseguoni i maggiori lavori di ristrutturazione della piantina effettuando defoliazioni anche importanti.
Esporre in una zona a luce diffusa, mai ai raggi diretti del sole, in particolare se filtrati dai vetri delle finestre. Quando la temperatura sale è possibile spostarlo in esterno. In casa, evitare la vicinanza a fonti di calore.
Irrigare con regolarità , ed intervenire nuovamente solo quando il terreno è asciutto. I Bonsai devono essere rinvasati ogni anno, sostituendo completamente il terreno, l’operazione si esegue lavando con dell’acqua tiepida l’apparato radicale, in questo modo è possibile esaminarlo ed eventualmente, quando necessario, accorciare parte delle radici.